Come diceva il grande scrittore Bertolt Brecht: “La storia è orrenda senza humour“. In effetti che cos’è l’umorismo se non la capacità di cogliere il lato comico delle situazioni della vita, anche le più tragiche?
Ma la chiave dell’umorismo, o di un certo tipo di umorismo, non risiede soltanto nella natura propria dell’essere umano in sè, ma affonda le sue radici anche nella cultura e nelle tradizioni di una nazione. Ad esempio, ti sei mai chiesto perché certe battute fanno ridere in alcune lingue ma non in altre?
Il senso del comico, infatti, è in parte legato alla nostra storia e alla nostra percezione della vita. Inoltre l’umorismo richiede sempre un certo grado di riflessione.
Quando si parla di umorismo viene subito in mente il classico humour inglese, tagliente, intelligente e talvolta impietoso. E l’humour americano? Forse ti viene subito in mente una frase arguta e meditativa di Woody Allen, ma quella è tutta un’altra storia. Vediamo subito perché.
Humour inglese
L’umorismo inglese prende di mira l’aspetto comico ed assurdo della via di ogni giorno.
Una delle caratteristiche più particolari del fare umorismo in Gran Bretagna è la capacità di restare impassibili. Chi ti fa una battuta potrebbe rimanere talmente serio da rendere quasi impossibile capire se stava scherzando o aveva la seria intenzione di farti un’osservazione tagliente.
Inoltre un ingrediente fondamentale sarà l’esagerazione, in modo da mettere in risalto proprio quel difetto e quell’aspetto della personalità che si vuol prendere di mira.
E qui si arriva ad un altro aspetto importante: il sarcasmo, e cioè il sottolineare i difetti propri e altrui con un tono pungente e amaro. Se ti capitasse di sentirti rivolgere una battuta un po’ critica su qualche tuo difetto o su un tuo modo di fare, non concludere troppo velocemente che il tuo interlocutore stia parlando sul serio. Anche lo sguardo più serio e la battuta più pungente potrebbero nascondere uno scherzo. In effetti, se rimanessi un po’ sospeso nel decidere se ridere o rispondere, potresti sentirti dire: “Guarda che stavo solo scherzando!”.
Esempio
Oh, I did not know that you could say something smart!
(Oh, non sapevo che sapessi dire qualcosa di intelligente!)
I’m sorry, but I can’t be a friend of someone who drinks only coffee!
(Mi dispiace, ma non posso essere amico di una persona che beve solo caffè!)
Una chiave per capire se si tratta di una battuta umoristica, sta proprio nel fatto che quasi di sicuro coglierai nel modo di fare del tuo interlocutore anche un tono autoironico. L’autoironia, ossia la capacità di non prendersi troppo sul serio e di scherzare sui propri difetti, è un altro ingrediente importante. In effetti, lo scherzo non ha altra motivazione che sdrammatizzare una situazione seria e prendere con leggerezza il lato amaro della vita.
Esempio
This morning, I was so distracted that I put on my grandmother’s bra!
(Stamattina ero così distratto che ho indossato il reggiseno di mia nonna!)
Lo confermano i personaggi dell’humour inglese televisivo britannico. Gli inglesi amano scegliere come bersaglio i perdenti, personaggi un po’ imbranati che faticano a trovare il proprio posto nella vita. Non rappresenta soltanto un modo per sdrammatizzare, ma per esorcizzare le proprie paure e per dirsi che in fondo fallimenti ed errori grossolani sono un male comune. L’ironia rientra a tal punto nella cultura britannica che il sito web onepool.com ha avviato un sondaggio per votare le battute inglesi più amate di sempre.
Infine, un ingrediente molto comune nell’ironia britannica è rappresentata dalla paronomasia, in inglese detta anche pun, un gioco di parole che sfrutta il significato multiplo di alcuni termini o l’omofonia di alcune parole per generare un effetto comico.
Esempio (in questo caso il gioco di parole riguarda il verbo stick, che può indicare l’azione di aderire a qualcosa da parte della colla o l’attenersi alla parola data)
Always trust a glue salesman. They tend to stick to their word.
(Fidati sempre di un venditore di colla. Tendono ad attenersi alla loro parola)
Humour americano
Che dire dell’ironia americana? Forse una definizione di ironia americana potrebbe essere data proprio in paragone con quella inglese, in quanto la tradizione in questo senso non è radicata come quella inglese.
In Gran Bretagna, l’ironia è un valore intrinseco della cultura; negli Stati Uniti, invece, l’ironia ha il suo ambito specifico e ci sono situazioni ed eventi in cui potrebbe essere percepita come fuori luogo.
Inoltre è più aperta e di più facile individuazione, anche per chi non conosce bene la cultura americana. È piuttosto un modo bonario di prendere in giro un amico considerato simpatico e degno della propria amicizia. Non ha nulla dei toni amari e sottili dell’umorismo britannico.
Mentre non sentirai mai un inglese scusarsi immediatamente dopo uno scherzo, molto spesso sentirai un americano completare la frase dicendo: “… just kidding!” (Stavo solo scherzando!).
Esempio
Did you put a pineapple on your head this morning? I’m kidding!
(Ti sei messo un ananas in testa stamattina? Sto scherzando!)
La motivazione principale di questa differenza sta di certo in una differenza culturale tra inglese e americani. Gli americani non hanno timore delle proprie emozioni; le esprimono ed anche in modo aperto e plateale. Gli inglesi invece non manifestano le emozioni e potrebbero nasconderle dietro un sorriso sarcastico o una battuta dal potere esorcizzante.
Ma allora che dire dell’ironia del grande Woody Allen? Si tratta di un tipo di ironia americana di tradizione ebraica che ha molti esempi nella storia del cinema americano, dai fratelli Marx ai Coen. Tutta un’altra storia, dunque.
Il modo migliore per non farsi cogliere impreparati da una battuta ironica in inglese è conoscere bene la lingua. Il corso online di ABA English mette a tua disposizione 144 videolezioni di grammatica e altrettanti cortometraggi per ottenere le competenze necessarie per affrontare la comunicazione quotidiana. Non stiamo scherzando!