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6 benefici cognitivi del bilinguismo

Da molti anni gli studi sugli effetti del bilinguismo sul cervello proliferano. Nonostante confermino che imparare due lingue nei primi anni di vita rechi molti benefici cognitivi e sociali, tanti tra insegnanti, psicologi e genitori, rinunciano a esporre i bambini a due lingue diverse, sostenendo che il bilinguismo in età prescolare rallenti l’acquisizione nel bambino delle sue abilità cognitive e comunicative e riduca la sua capacità di ampliare il proprio vocabolario.

Ma è proprio così? Cosa dimostrano i risultati delle ultime ricerche? Quali sono i benefici del bilinguismo nei bambini e negli adulti? ABA English te ne presenta alcuni.

Permette di acquisire abilità multitasking

Secondo uno studio della Pennsylvania State University del 2016, le persone che parlano più lingue, in particolare i bambini, hanno la capacità di passare da un sistema linguistico all’altro con rapidità. Un bilingue, quindi, ne guadagnerebbe in velocità e flessibilità. È anche vero, però, che per mantenere questo vantaggio, non basta sapersi esprimere in due lingue diverse, ma bisogna passare costantemente da un codice linguistico all’altro anche nell’ambito della stessa situazione, come ad esempio in famiglia o al lavoro. In questo modo si terrebbe il cervello in allenamento. La motivazione di tale abilità sarebbe, sempre secondo lo studio,  nell’attivazione di due diverse aree cerebrali, la corteccia orbito-frontale e quella pre-frontale, legate al controllo delle funzioni esecutive.

Potenzia la memoria

L’apprendimento di una lingua comporta la memorizzazione di regole grammaticali e nuovi vocaboli. Questo esercizio migliora la memoria, cosicché il bilingue sarebbe più abile nel ricordare liste ed elenchi di nomi e regole. La memoria, infatti, viene potenziata dalle strategie che mettiamo in atto per ricordare e classificare eventi e numeri. Inoltre gli studi hanno dimostrato che, se è vero che i bambini bilingue hanno un vocabolario meno ampio in ciascuna delle due lingue parlate, il loro vocabolario complessivo ne risulta infine più ampio e ricco.

Attiva cambiamenti neurologici

Alcuni studi confermano che il bilinguismo, soprattutto per i bambini più piccoli, porta ad alcuni cambiamenti neurologici nell’elaborazione delle informazioni. In questi individui, il flusso sanguigno è maggiore nel tronco cerebrale in risposta al suono, comportando una maggiore reattività agli stimoli uditivi. Addirittura il bilinguismo porterebbe ad una variazione nella struttura del nostro cervello, con una materia grigia più densa nell’emisfero sinistro, che aiuta a gestire l’equilibrio e il passaggio tra una lingua e l’altra.

Ritarda il declino cognitivo

È stato dimostrato che negli adulti bilingue l’età media per i primi segni di demenza è di circa 5 anni posteriore rispetto a chi parla solo una lingua. Ciò avviene anche grazie alle modifiche neurologiche di cui abbiamo parlato prima. Uno studio italiano dello scorso anno ha messo in relazione questa modifica dell’attività cerebrale con l’insorgenza di alcune malattie, in particolare l’Alzheimer. Lo studio, pubblicato su ‘Proceedings of the National Academy of Sciences’ e realizzato da un team di ricercatori del San Raffaele di Milano, ha scelto come destinatari dell’analisi gli altoatesini, bilingue dalla nascita. Sono stati presi in esame, in particolare, alcuni anziani affetti da Alzheimer, ed è stato riscontrato che, seppur affetti dalla malattia, i malati bilingue hanno visto insorgere il disturbo più avanti rispetto ai monolingue e hanno ottenuto punteggi più alti nei test sulla memoria e sulle abilità visivo-spaziali. Anche in questo caso, comunque, l’uso costante di entrambe le lingue parlate è essenziale per mantenerne i benefici cognitivi.

Migliora le capacità decisionali

Secondo uno studio dell’Università di Chicago, chi parla più di una lingua sarebbe in grado di prendere decisioni più ponderate e razionali. Ciò sarebbe dovuto al fatto che le persone generalmente reagiscono meno emotivamente in una lingua che hanno appreso successivamente. Questa riduzione dell’aspetto emotivo, aiuterebbe il parlante a valutare bene una situazione prima di prendere una qualsiasi decisione, aiutandolo a mantenere un punto di vista obiettivo e soppesato.

Facilita l’apprendimento di altre lingue

Conoscere una seconda lingua offre maggiori possibilità di apprenderne una terza. Questo vale sia nel caso di chi è cresciuto in una famiglia bilingue che nel caso di chi impara una seconda lingua da adulto. Perché? Nel primo caso, abbiamo già visto le implicazioni di carattere neurologico, alle quali si associa una maggiore flessibilità e apertura mentale. Nel caso degli adulti, l’apprendimento di una seconda lingua comporta anche l’acquisizione di strategie problem solving, di memorizzazione e di logica che rappresentano una risorsa per imparare una qualsiasi altra lingua. Se poi desideriamo apprendere lingue che hanno un’origine comune con quella che parliamo già, come accade per un parlante italiano nel caso delle lingue neo-latine, allora le affinità strutturali e lessicali rappresentano una marcia in più per imparare velocemente.

Pronto per diventare bilingue?

Ti sei accertato che imparare una seconda lingua reca innegabili benefici di carattere cognitivo. Oltre a questi presentati, conoscere una lingua straniera comporta molti altri vantaggi di carattere sociale, culturale e lavorativo. Se poi si tratta dell’inglese, i benefici aumentano. Imparare l’inglese è ormai fondamentale in ogni aspetto della nostra vita. Per questo ABA English ha creato un metodo naturale e facile per imparare la lingua inglese, che oltre allo studio della grammatica e del vocabolario, ti espone in modo naturale e diretto all’inglese parlato. Che aspetti? Inizia oggi a potenziare le tue abilità linguistiche con ABA English!

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