Una delle difficoltà più grandi che si incontrano quando si impara l’inglese è sicuramente la pronuncia. Il problema sta nel fatto che, mentre in italiano le parole si pronunciano esattamente come si scrivono, in inglese l’ortografia e la pronuncia non sempre corrispondono. Ti sei mai chiesto il perché?
Per capire i motivi di questa incongruenza, bisognerebbe fare un salto indietro nel tempo, a partire dal lontano Medioevo. Sin dagli inizi della storia dell’inglese scritto, infatti, gli inglesi hanno dovuto fare i conti con l’alfabeto latino, che non aveva tutti i caratteri per descrivere i fonemi dell’inglese. Un’altra motivazione di questa differenza sta nell’ingresso che molte parole francesi e di altra origine hanno fatto nella lingua e nell’abitudine degli inglesi di mantenerne quasi intatta la grafia. Inoltre, nel corso dei secoli, l’inglese scritto si è mantenuto pressoché immutato, mentre il parlato ha subito delle trasformazioni.
Se pronunci una parola inglese come la leggi, molto spesso il risultato sarà alquanto comico per i tuoi interlocutori e potrebbe portare a imbarazzanti fraintendimenti. Di seguito ti presentiamo 10 parole che vengono spesso pronunciate male dai parlanti italiani.
Wednesday /ˈwenz.deɪ/
È tra le prime parole insegnate a scuola; significa “mercoledì”. La ragione della difficoltà della pronuncia sta nelle lettere mute, che si scrivono ma non si pronunciano. Ignora la d muta e la seconda e per rendere perfetta la tua pronuncia.
Are you coming with us on Wednesday?
(Vieni con noi mercoledì?)
Colleague /ˈkɒl.iːɡ/
Come avrai intuito, la differenza tra ortografia e pronuncia in questa parola è dovuta al fatto che si tratta di un termine derivato dal francese, il termine “colleague” (collega). Apparentemente si tratta di una parola lunga, ma ha solo due sillabe: “ko-lig”; il dittongo finale “ue”, quindi, non si pronuncia.
My colleague, Sarah, is a nice girl.
(La mia collega Sarah è una brava ragazza)
Hungry /ˈhʌŋ.ɡri/
Questa parola (affamato) viene spesso confusa con la simile angry (arrabbiato). Hungry vuole la h aspirata e la a aperta, mentre in angry la pronuncia della a si avvicina molto alla e chiusa italiana.
Are you hungry? Please, don’t get angry if dinner isn’t ready yet.
(Hai fame? Per favore non ti arrabbiare se la cena non è ancora pronta)
Heart /hɑːt/
La pronuncia di questa parola, che come saprai significa “cuore”, viene spesso confusa da noi italiani con earth (terra). Non dimenticare di pronunciare la h aspirata ad inizio parola e di non far sentire, al contrario, la e muta.
He’s got a weak heart.
(Non sta bene di cuore)
Island /ˈaɪ.lənd/
Ed ecco una parola in cui la differenza tra scritto e parlato è dovuta all’intervento di alcuni studiosi, che nel ‘500 tentarono di migliorare l’inglese scritto. Credendo erroneamente che island (isola) provenisse dal latino “Insula”, aggiunsero una s, che in realtà non era mai esistita.
We stayed on one of the smallest Greek islands.
(Siamo stati in una delle più piccole isole greche)
Recipe /ˈres.ɪ.pi/
Qui la difficoltà sta nel fatto che recipe (ricetta) non segue le regole generali di pronuncia dell’inglese; la i infatti si pronuncia proprio come in italiano. Da non confondere con receipt (ricevuta).
This stew is delicious. Can I have the recipe?
(Questo stufato è delizioso. Posso avere la ricetta?)
Fruit /fruːt/
Nella parola fruit (frutto) la i non va pronunciata.
My doctor said I should have more fruit in my diet.
(Il mio medico ha detto che dovrei mangiare più frutta)
Queue /kjuː/
A prima vista, questa parola, che in inglese indica la coda di attesa, non sembra inglese; se hai l’impressione che derivi dal francese, allora hai indovinato. Concentrati sulla q iniziale, mentre il resto non si pronuncia.
There was a terrible queue at the concert.
(C’era un fila terribile al concerto)
Scissors /ˈsɪz.əz/
La parola scissors (forbici) si pronuncia in modo totalmente diverso da come si scrive.
The scissors are in the drawer on the right.
(Le forbici si trovano nel cassetto a destra)
Per imparare bene la pronuncia di queste parole, esercitati pronunciandole nel contesto, ad esempio formulando delle frasi. Il modo migliore per imparare bene la pronuncia dell’inglese, comunque, è scegliere un corso che accompagni la teoria all’ascolto. ABA English ti offre un corso mirato basato sulla visione di cortometraggi, associati a videolezioni che ne riprendono il vocabolario e gli elementi grammaticali. Perché non provare subito?