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Una rassegna della New York Fashion Week 2018

Anche quest’anno, la stagione della moda di New York ha lasciato il segno. La New York Fashion Week (NYFW) si è svolta dall’8 al 16 febbraio all’insegna della creatività e del rinnovamento. Ai modelli classici si sono accompagnati la voglia di stupire e la libertà di espressione oltre ogni limite della convenzione. Alle firme storiche si sono unite nuove stelle nascenti della moda.

Non soltanto le collezioni ma anche la location scelta per ogni sfilata è stata studiata in ogni dettaglio, per permettere agli ospiti di godere lo spettacolo e cogliere fino in fondo l’idea di moda che ciascun designer ha voluto trasmettere. Ai modelli in sfilata si sono affiancati di volta in volta altri personaggi meno convenzionali tratti dalla vita reale di ogni giorno, come Ericka Hart, che ha sfilato con Chromat non facendo mistero delle cicatrici lasciate dalla doppia mastectomia, e un ragazzino di 10 anni, Desmond Napoles, che ha sfilato con Gypsy Sport. La loro presenza ci ricorda che la moda non è solo spettacolo ma è ciò che noi siamo e riveliamo di noi stessi.

ABA English ha scelto alcune delle collezioni più significative per te, per darti un assaggio del ricco banchetto della moda newyorkese.

Tom Ford

Ad aprire lo show quest’anno, una stella americana della moda, Tom Ford. Per la sua mostra, Tom Ford si è ispirato agli anni ’80. Il motivo prevalente è stato il leopardato, esaltato dai colori brillanti dello sfondo, dal verde smeraldo al viola elettrico. Risalta la scelta di capi lunghi e giacche larghe e comode impreziosite da tagli intricati e decorati. Degni di menzione anche le scarpe a tono e orecchini giganti di cristallo.

Calvin Klein

La collezione di Calvin Klein ha dato spettacolo con la scenografia di Raf Simons che ha presentato la sua visione della società americana. La sfilata è stata annunciata da tre autoarticolati che hanno versato carichi di popcorn, tra cui hanno camminato modelle in giacche da pompiere e scarponi antiscivolo. I modelli evocavano gli eroi americani di ieri e di oggi: dai pompieri, appunto, ai pionieri del West. A discapito della scenografia, l’intera rassegna è stata all’insegna della semplicità e dei tessuti di qualità. I motivi dei personaggi dei cartoni e i colori delle trapunte tradizionali americane avvolgevano i lunghi abiti delle modelle in un misto di semplicità, tradizione e originalità.

Victoria Beckham

La collezione Beckham quest’anno ha saputo unire la sobrietà ai tagli asimmetrici. Gli abiti della collezione puntavano al dettaglio con vestiti lunghi pieghettati in modo asimmetrico alternati a capi esagerati, con multistrati stretti in vita e larghi in prossimità delle spalle.

Coach

Per la collezione di Coach, Stuart Vevers si è chiaramente ispirato al West Americano, con giacche di jeans e ciondoli colorati, abiti ricavati da più tessuti cuciti insieme e motivi di chiara evocazione pellerossa, decori di rose e motivi geometrici.

Bottega Veneta

Tomas Maier per i suoi modelli si è ispirato a Manhattan. Per la sfilata, ha scelto l’atmosfera di un loft di New York per fare da sfondo ai magnifici pezzi unici della collezione. Di particolare interesse i tessuti artigianali, come il ricamo a maglia fine e i pigiami in seta per uomo e donna.

Wang

Alexander Wang per il suo spettacolo ha scelto gli uffici di Condé Nast a Times Square. Per i suoi abiti e le acconciature si è ispirato in parte agli anni ’80, privilegiando uno stile sportivo, occhiali da sole e un abbigliamento aderente con calze ultra-trasparenti. I toni privilegiati sono stati il nero e il grigio, con qualche spruzzata di un rosa acceso per conferire un tocco di colore.

Jeremy Scott

Per questa stagione Jeremy Scott ha scelto la fantascienza. Tute multitasche, minigonne con cinghie, gonne in PVC trasparente hanno dominato una scena da film fantascientifico con il colore di tonalità fluorescente in primo piano. Frequenti i ritagli di lanugine applicati alle giacche e le stampe di Popples, il cartone animato anni ’80 i cui orsetti Cicciolina amava portare sulle maglie. È stato Jeremy Scott stesso ad ammettere il richiamo alla pornostar italo-ungherese, conferendo così alla sfilata “un tocco di sensualità e coccolosità allo stesso tempo”.

The Row

Le modelle di The Row si sono distinte per l’eleganza classica e sobria dei capi. In mezzo a tanta creatività ed eccentricità, la semplicità dei tagli e la monocromia sulle tonalità del grigio e del nero, hanno concesso un momento di relax all’occhio e al gusto del pubblico. E forse è proprio questa semplicità a rappresentare una vera rivoluzione nel variopinto universo della fashion week newyorkese.

Vaquera

I designers di Vaquera quest’anno hanno scelto un gioco di stile che mescola sacro e profano, santità e peccato al limite della dissacrazione. L’iconografia religiosa e quella del gioco d’azzardo si sono mescolati costantemente in un conflitto insanabile in nome della moda. I modelli hanno indossato di volta in volta i motivi iconografici ora della Chiesa ora del Casinò: dalla mitra papale alla stampa del tavolo da gioco della roulette. E tra un simbolo e l’altro, un diavoletto rosso che chiarisce ogni dubbio sul motivo conduttore della sfilata.

Queste sono solo alcune delle firme che hanno sfilato al NYFW. Di certo si tratta di un’occasione da non perdere per gli amanti della moda e non solo. Oltre alle firme e alle tendenze del momento, la NYFW è un’ottima occasione per cogliere suggerimenti interessanti per un look unico, sia che vogliamo dare un’immagine trasgressiva di noi stessi sia che amiamo il classico e la semplicità.

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