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Intelligenza artificiale, realtà virtuale e apprendimento dell’inglese

Oggi la tecnologia è entrata a pieno titolo nelle nostre vite, permeando ogni aspetto del mondo del lavoro, dell’istruzione, delle interazioni sociali, cambiando la nostra vita e le nostre prospettive. La realtà virtuale e l’intelligenza artificiale stanno aprendo nuove vie di sviluppo in campo commerciale, ma anche nel campo dell’apprendimento e dell’istruzione. Siamo al culmine di una grande evoluzione che coinvolge tutti e che costringe ognuno di noi a stare al passo con i tempi, se non vogliamo rimanere per così dire al di fuori del mondo.

Non è un caso quindi che il riconoscimento ottenuto da 15 studenti del liceo scientifico Da Vinci di Treviso, promossi campioni del mondo in programmazione di robotica aerospaziale al campionato mondiale Zero robotics 2017 presso il Politecnico di Torino, sia stato accolto con soddisfazione da tutti coloro che lavorano nel campo dell’istruzione in Italia e credono nelle potenzialità del digitale nella scuola.

Intelligenza artificiale e realtà virtuale

Per capire meglio quali siano le potenzialità del digitale in campo educativo, proviamo innanzitutto a definire l’AI (intelligenza artificiale) e la VR (realtà virtuale).

Il termine intelligenza artificiale è stato coniato dal ricercatore di Stanford John McCarthy nel 1956. È la scienza che crea programmi software e sistemi hardware che abbiano la capacità di apprendere e di mettere a frutto quanto appreso, imitando il modo di pensare e di ragionare degli esseri umani. Alcuni ricercatori stanno coltivando il sogno di creare delle macchine in grado di pensare esattamente come noi.

La realtà virtuale rappresenta invece una realtà simulata al computer, spesso in tre dimensioni, in modo da creare uno scenario realistico e il più possibile vicino alla realtà. In alcuni casi, attraverso l’uso di dispositivi elettronici quali guanti, occhiali o manubri, è possibile garantire anche un’interazione rendendo l’illusione ancora più reale.

Tecnologia e apprendimento

Quali sono le possibili implicazioni in campo educativo? Sono molte. Non a caso, nel 2015, il Ministero della Pubblica Istruzione ha creato con un nuovo Decreto legge la figura dell’animatore digitale.

L’animatore digitale è un esperto nel settore digitale, che svolge a scuola funzioni di coinvolgimento della comunità scolastica e formazione del personale in campo digitale. Questa figura ha essenzialmente il compito di creare soluzioni innovative attraverso l’introduzione a scuola di metodologie e tecnologie sostenibili e funzionali ai bisogni educativi degli studenti. Perché parliamo di questo? Perché è indicativo di quanto siano evidenti le implicazioni della tecnologia in campo educativo. Non si può più far finta di niente e continuare a lavorare nel settore dell’educazione senza riconoscere questo dato di fatto.

Le potenzialità del digitale in campo educativo sono infatti infinite. Pensiamo a studenti di medicina che potrebbero simulare un intervento chirurgico in realtà virtuale, imparando ad effettuare operazioni delicate, senza coinvolgere pazienti veri; pensiamo a come la realtà virtuale sia utilizzata nel campo della psichiatria per affrontare disturbi quali il disturbo ossessivo compulsivo o diverse fobie, come quella di volare.

Che dire dell’insegnamento delle lingue straniere? L’apprendimento di una lingua straniera può senza dubbio trarre beneficio dall’unione tra realtà virtuale e intelligenza artificiale. Sono ormai al tramonto i tempi in cui i ragazzi in difficoltà con l’analisi logica si recavano, con i libri sottobraccio, dalla loro insegnante di recupero per le lezioni private. Oggi chi ha bisogno di un sostegno con i famigerati compiti per casa, può studiare con un insegnante in carne ed ossa senza spostarsi da casa, sedendo comodamente nella propria camera.

La figura del tutor online è già molto conosciuta in paesi come la Gran Bretagna, ma si sta gradualmente imponendo anche in Italia come figura educativa a tutti gli effetti. Iniziano a fare la propria comparsa sul web corsi su come diventare tutor online, e ciò è indicativo di come questa figura stia acquisendo sempre di più una propria specificità e di come le vengano riconosciute competenze ben precise, in parte diverse da quelle richieste a un docente in presenza.

Tecnologia e apprendimento dell’inglese

Se hai bisogno di un insegnante inglese madrelingua, puoi incontrarlo su Skype e imparare in qualsiasi momento della giornata. Che dire poi se il tuo insegnante diventasse un robot? Sarebbe sempre pronto a risponderti, non perderebbe mai la pazienza, sarebbe sempre pronto a ripetere quanto detto. Beh, diciamo la verità, questo sarà forse possibile in futuro, ma nulla potrà mai eguagliare la possibilità di uno scambio umano con un docente reale; una macchina potrà anche raggiungere un essere umano in fatto di intelligenza, ma non potrà mai avere quella che chiamiamo l’intelligenza emotiva, la capacità di cogliere sfumature non dette tra le righe delle frasi, uno sguardo stanco, la svogliatezza che a volte coglie anche gli studenti migliori e più motivati.

ABA English ti offre insegnanti madrelingua qualificati pronti a rispondere alle tue domande e a modellare il percorso di apprendimento sulle tue esigenze. Inoltre ha il grande vantaggio di unire ai benefici derivanti dalla tecnologia, l’ideazione di un metodo efficace e naturale per imparare l’inglese in modo spontaneo attraverso 144 unità didattiche basate su cortometraggi della vita reale.

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